"Secondo me è un libro"

La grafica di Vincenzo Giugliano: Un'operazione intellettuale fra tradizione e attualità


Il primo impatto con le opere di Vincenzo Giugliano avviene all'insegna dello stupore e quindi della curiosità. Il fruitore posto difronte ad un universo artistico originale rispetto alle normali forme d'arte, è portato immediatamente a chiedersi quali siano le ragioni e i significati di un lavoro curato con "artigianale" sapienza e costruito pezzo per pezzo con una vigilanza che porta ad escludere subito ogni improvvisazione o abbandono a forme di espressione sentimentale.


E difatti i lavori di Giugliano sono ritagli e scritte di articoli di giornale relativi a determinati argomenti, ritagli scelti con cura e con cura confezionati, disposti su tavole a configurare disegni e scene, e poi ancora elaborati con ulteriori interventi dell'autore che si avvale preferibilmente di vernice e inchiostro - rossa o blu, ma anche nera o di qualche colore forte a dire le oscure e minacciose trame che involgono l'uomo nella disperazione e nella miseria -. Sicchè ogni lavoro di Giugliano è un crogiuolo di significanti: i ritagli di parole che parlano parole, i disegni effettuati con gli stessi ritagli, gli interventi effettuati con il colore.


La molteplicità di significanti produce, ovviamente, una verità di significati, che sono di grande attualità e riguardano fondamentalmente le tragedie del mondo, la guerra, la solitudine, la fame, l'angoscia, la morte, ma anche il gioco, la globalizzazione, il consumismo, e comunque il vivere moderno sono i temi che si "leggono" nelle varie opere, al centro delle quali si indovina la presenza dell'autore che indaga e partecipa, che interiorizza e crea, e che alla fine di ogni lavoro sembra fermarsi davanti ad esso come per dire: SECONDO ME è UN LIBRO.


Con questa espressione, che fa parte di uno dei lavori di Giugliano, sembra davvero di poter sintetizzare il progetto che è alla base della sua ricerca artistica e della sua provocazione. Ogni lavoro è,appunto, come un libro scritto a cento mani, quelle degli altri ma pensato, creato e immaginato dall'autore, il quale, poi, tende all'unificazione del molteplice, ad una sorta di reductio ad unum, ad una sintesi coinvolgente. E il fruitore è obbligato ad un'attenta decodificazione, attraverso lo studio di tre livelli di lettura, se vuole comprendere il significato di ciascuna tavola.


Certo si avvertono le influenze della sua cultura artistica, ma la significanza profonda di ciascuna opera, il messaggio umano e sociale, la volontà di denunciare l'assurdità e le contraddizioni del mondo, sono tutte connotazioni del lavoro creativo di Giugliano la cui produzione grafica, in ultima analisi, è un "artificio" di profonda intellettualità e sensibilità...


Raffaele Urraro
(Scrittore e critico d'arte) Maggio 2002


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